venerdì 3 aprile 2015

Siete i benvenuti

Siete i benvenuti, la mia tana scura vi aspetta.
Ecco un mio piccolo racconto noir.



“Nessuno è più furbo di me, Donnola”. Ecco quello che il signor Terzuoli diceva.
“Certo, capo”, gli rispondevo sempre io. Invece pensavo di no. Anche pensavo molto alla signora Terzuoli, al suo corpo snello, al suo sguardo che sembrava dirmi di sì da soli.
Faceva freddo la notte che Guercio e Rospo mi catturarono. Rospo va pazzo per i pugni americani.
Il signor Terzuoli ci stava aspettando nel molo, l´aria tranquilla, accanto a un blocco di cemento armato appena fatto. Sebbene lui non abbia fatto nessun cenno verso di me, non potei fare a meno di raggomitolarmi. Un bel colpo me l´aspettavo.
“Hai oltrepassato i limiti, Donnola”, disse Guercio, sostenendomi per le mani ammanettate mentre Rospo sommergeva i miei piedi fino allo stinco nel cemento ancora fresco.
Rimasi così qualche mezz´ora, sino a diventare intrappolato, senza parlare.
“Nessuno è più furbo di me, Donnola”, disse poi il signor Terzuoli.
Tra Rospo e Guercio, mi gettarono nell´acqua scura. Mi affondai.
Dopo qualche minuto, non ci fu che quiete. Silenzio.

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